Il territorio di Nogarole ha una vocazione straordinaria per la coltivazione del ciliegio.
Infatti ci sono diverse aziende agricole a conduzione familiare, più o meno grandi, che si dedicano con passione a questa attività. I ciliegi si possono trovare specialmente tra i 250 e i 600 m slm, dove il clima è più favorevole, e la maggior concentrazione si trova nel versante bagnato dal torrente Restena e in alcune contrade della frazione di Alvese, ma si contano alcuni ceraseti pure sul Monte Faldo.
I ciliegi sono utilizzati da secoli come sostegni vivi per i filari delle viti, che nei primi giorni caldi dell’anno donavano dolci e succosi frutti.
Con lo sviluppo dell’artigianato e dell’industria a fondovalle i contadini hanno preferito sradicare molti vigneti, e oggi anche gli alberi di ciliegio molto alti che li sostenevano stanno pian piano scomparendo.
A sostituirli ci pensano dei moderni frutteti, in cui i ciliegi vengono allevati a vaso basso. Accanto alle cultivar tradizionali quali “mora di Chiampo“, “mora dalla punta“ e “marostegana“ troviamo varietà più recenti come adriana, ferrovia, giorgia e sweet heart.
Purtroppo il 2016 verrà ricordato come un anno difficile per i cerasicoltori, in quanto caratterizzato da pessime condizioni meteo proprio nel periodo della maturazione: infatti alcune malattie (monilia e drosofila) hanno compromesso buona parte del raccolto.
Nonostante ciò, avete ancora qualche giorno di tempo per venire a Nogarole ed assaggiare le ultime ciliege. Cosa aspettate?