Il sugo più classico dei gnocchi co’ la fioretta è appunto il “burro e salvia”, semplice ma molto saporito e davvero molto apprezzato.
La tradizione contadina lega il rito della potatura della salvia al giorno di festa di San Giuseppe, 19 marzo, perciò approfittiamo di questo aneddoto per fare i nostri migliori auguri a tutti i papà!
Ma vi siete mai chiesti come mai la salvia va potata proprio a San Giuseppe?
L’origine di questa pianta potrebbe essere in Brasile, ma anche nel bacino del Mediterraneo. Oggi il genere Salvia è diffuso praticamente in tutto il mondo nei climi temperati, rappresentato da circa 900 specie diverse. In Italia è presente allo stato spontaneo nel Carso triestino, in quasi tutte le regioni del sud, in Sardegna e nella zona del Fucino in Abruzzo.
Il suo nome deriva dalle proprietà benefiche per la salute che le attribuivano greci e latini. Salvia nasce infatti dalla parola latina salus, che significa salute, ma anche salvezza. La salvia è legata anche alla religione. Viene infatti citata nella Bibbia ed è legata a una leggenda secondo la quale Gesù venne nascosto da Maria e Giuseppe proprio sotto la salvia durante la loro fuga da Erode. Per ringraziare questa piccola piantina Maria le donò il potere di guarire i malati e di trasmettere un sapore delizioso a qualunque pietanza.