Nella piazza di Nogarole Vicentino, proprio di fianco alla chiesa, non si può non notare un piccolo sacello in stile gotico.
Chi passa di fretta forse non ci fa nemmeno caso, ma questo per il paese è un simbolo, un gioiello che da poco è stato riportato all’antico, candido splendore grazie all’Amministrazione comunale e alla Parrocchia, in occasione del centenario della Grande Guerra.
Stiamo parlando del monumento voluto da don Genesio Albanello, parroco di Nogarole dal 1986 al 1939, a memoria di tutti i caduti della sua amata comunità. Desiderava a tal punto questa opera che decise di pagarla di tasca sua, senza accettare alcuna offerta da parte della popolazione. Il sacello fu inaugurato in una gelida giornata del febbraio 1931.
Una fredda stele di marmo con i nomi scolpiti non gli bastava: dopo anni di ricerca nei cimiteri militari, il tenace arciprete riuscì a raccogliere le salme di ben 10 soldati di Nogarole che avevano perso la vita al fronte e ha voluto che riposassero qui, nel centro della piazza, a memoria eterna del loro sacrificio.
Perciò questo non è solo un monumento ma anche un ossario di guerra, circondato da una cancellata retta da autentiche bombarde italiane da 240 mm (contenevano circa 30 kg di esplosivo) arrivate a Nogarole per concessione dell’allora Ministero della Guerra.
Si diceva – e purtroppo in molti lo dicono ancora – che questi ragazzi e padri di famiglia hanno lasciato le proprie case per combattere e difendere la “patria” e i “sacri confini”. Di certo al fronte nella loro mente c’erano ben altri pensieri e ben altre emozioni.
A tutti coloro che passeranno per Nogarole in visita durante la Festa del Formaggio chiediamo di far caso a questo monumento ossario, per non dimenticare mai l’orrore della guerra. Grazie.